Dall‘8 al 10 ottobre 2014, nelle sale di Palazzo Reale a Milano si terrà “I HAVE A DREAM”, la mostra curata da Melissa Proietti e Raffaella A. Caruso per il Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe. La collettiva riunisce a Milano le opere di 51 artisti che, a 50 anni dall’assegnazione del Premio Nobel per la Pace all’attivista per i diritti civili Martin Luther King, hanno aderito all’iniziativa donando un’opera. “I HAVE A DREAM” si concluderà con un’asta benefica a sostegno del Robert F. Kennedy Center for Justice and Human Rights Europe, battuta dalla più importante casa d’aste francese Artcurial, venerdì 10 ottobre alle ore 19.00, con la partecipazione della presidente onoraria Kerry Kennedy.

“I HAVE A DREAM nasce – spiegano le curatrici Melissa Proietti e Raffaella A. Caruso – come breve ed intensa ricognizione su come il sogno della democrazia, la battaglia per uguaglianza e diritti condotta da John e Robert Kennedy e da Martin Luther King sia ancora viva nel ricordo ma anche nella attualità degli intenti ed abbia profondamente inciso su più generazioni di artisti. Si è inteso mettere a confronto gli artisti dell’immediato dopoguerra che hanno vissuto sulla loro pelle censure ed entusiasmi di rinnovamento e gli artisti che hanno negli occhi l’ennesimo oltraggio alla democrazia perpetrato con l’attentato alle Torri Gemelle. Si è loro chiesto di interpretare il tema in senso narrativo e metaforico, con la forza allusiva e primordiale dell’astrattismo, con le evocazioni simboliche di un figurativo sui generis dai tempi aperti della tradizione “classica” o dai ritmi sincopati del pop, donando però sempre immagini di speranza, di denuncia e mai di violenza. Perché l’arte è Vita e Bellezza. Maestri di ogni “colore”, timbro, formazione hanno regalato il loro entusiasmo, rivivendo memorie e speranze, passato e futuro, in una miscellanea di sensazioni che solo il sogno fa vivere in una assurda e meravigliosa dimensione “contemporanea”.

Elenco degli artisti presenti per la mostra I HAVE A DREAM, suddivisa in undici sezioni. Per “Il pop e l’icona etica”: Francesca Leone, Francesca Romana di Nunzio, Alessandro Sansoni, Fabio Ferrone Viola, Aidan. Per “Il pop e il sociale”: Paolo Baratella, Ernesto Tatafiore, Marcello Reboani, Michael Gambino, Marco Veronese. Per “Fiori e germinazioni”: Davide Benati, Giovanni Lombardini, Alessandro Twombly, Antonio Ciarallo, Claudio Palmieri”. Per “ I visionari”: Bruno Ceccobelli, Omar Galliani, Walter di Giusto, Jacopo Cascella. Per “Il gioco come libertà”: Lucio del Pezzo, Enzo Guaricci, Wal, Dario Brevi, Pablo Echaurren, Angelo Cortese. Per “La parola come libertà”: Marco Nereo Rotelli, Vittorio Messina, Giuliano Menegon, Umberto Mariani, Gola & Teso, Blue and Joy. Per “La sospensione del tempo e del giudizio”: Betty Bee, Pietro Iori, Arash Radpour, Reale F. Frangi. Per “Il viaggio come libertà”: Gabriella Benedini, Ferdinando Brachetti Peretti, Maurizio Gabbana, Stefano Esposito. Per “La pluralità della visione”: Chiara Dynys, Gian Marco Montesano, Cristiano Pintaldi, Patrizia Molinari. Per “La fotografia come possibilità di relazione”: Alessandro Pianca, Angelo Cricchi, Matteo Basilè, Franco Fontana. Per “La tradizione come educazione e monito”: Shinya Sakuray, Florencia Martinez, Matteo Peretti, Giorgio Tentolini.