Essere in cammino. Percorso Reale e Metaforico. Ricerca intima e universale.
Un cammino in cui trovare e ritrovarsi. Passaggio liminare, tracciato nel sottile
confine tra visibile e intangibile. Spazio entro cui rapportare il fragile, univoco
e plurale senso del passaggio transitorio del viandante, attimo fuggente in cui
rispecchiare oltre la rappresentazione, il presente. Ma scoprire anche le tracce
del passato già segnato da chi prima di noi ha seguito questo itinerario e da altri
che da tempo immemore vivono e abitano, insediati in questo territorio.
THREE GATES OF IN-PERFECTION si completa e finalizza grazie all’intervento artistico
di documentazione e racconto realizzato da Angelo Cricchi: opera nell’opera,
l’intervento di Cricchi è curatoriale e al contempo strumento di disvelamento e di
fruizione delle tre opere di Dormino, Neri, Goldschmied & Chiari.
In questo senso l’opera di Angelo Cricchi si rappresenta dunque in una ricomposizione
di 3 + 1 opere, dove il contenuto è raccontato per tramite di un
contenitore che è anche documentazione, raccolta, racconto del viaggio dello
stesso Cricchi insieme agli artisti lungo la Via Francigena, sul solco tracciato e che
comprende i Comuni di Campagnano, Formello e il Parco di Vaio.
L’opera conclusiva di Cricchi si rappresenterà in un corpo di 30 fotografie e di un
documentario di 20 minuti circa

Atlante
by Davide Dormino

La prima porta ha il nome di Atlante. E’ la porta del confronto del viaggiatore con il luogo. Lo strumento per il raggiungimento del contatto con il genius loci. Finestra aperta sull’orizzonte e il paesaggio. Il viandante incontra qui il mondo ed è il primo ricongiungimento tra il corpo e la testa nell’uomo. Anello di congiunzione, tramite. E quindi punto di forza e di sostegno.

L’opera è in marmo. Materiale permanente, lento. Materia inerte che esprime la radice dell’albero su cui è edificato il primo varco, quello della apertura al mondo esterno. In quest’opera lo sguardo del viaggiatore passa attraverso Atlante. E’ questo il passaggio indicato per raggiungere la prima tappa verso l’IN-perfezione. La Visione.

Connessione by Goldschmied & Chiari

La seconda porta ha il nome di Connessione. E’ la porta del confronto del viaggiatore con l’infinito. Lo strumento per l’apertura alla dimensione interiore del cammino. Scoperta che avviene per tramite di un’intima connessione con la fragilità tremula dell’esistere, fiammella di speranza, ma viva constatazione dell’universo che è dentro di sé e che si può trovare in comunità di corpo e di spirito con gli altri, molteplici, viandanti.

L’opera è in legno. Materiale vivo. Materia in naturale disfacimento nel tempo, transitoria, che però porta con sé l’essenza e lo scopo su cui è basato il terzo varco, quello della conoscenza di sé stessi per tramite del confronto con il divino. Una scoperta che può avvenire per tramite dell’incontro, della connessione con la molteplicità messa intorno ad un metaforico cerchio illuminato da una flebile luce che è speranza. In quest’opera gli sguardi degli altri viaggiatori sono il tramite verso la Connessione. E’ questo il passaggio indicato per la terza tappa verso l’IN-perfezione. L’Anima.

Dialogo infinito by Giancarlo Neri

La terza porta ha il nome di Dialogo Infinito . E’ la porta del confronto del viaggiatore con l’alterità. Lo strumento per la scoperta del nostro compagno di viaggio, l’altro da sé. Specchio che si confronta nella cornice ideale di due sedute che si proiettano in un infinito dialogo a due.

L’opera è in ferro. Materiale che nasce per tramite del fuoco. Materia in transito, soggetta a corruzione al contatto con l’ossigeno, che esprime la volontà su cui si fonda il secondo varco, quello del confronto con il diverso da noi. La scoperta della Vita per tramite della corruzione della materia. In quest’opera lo sguardo del viaggiatore è incluso in Dialogo. E’ questo il passaggio indicato per la seconda tappa verso l’IN-perfezione. La Parola.